Bavarese ai pistacchi di Bronte

Una piccola anticipiazione del corso di dolci senza forno… ingrediente fondamentale per la buona riuscita è la pasta di pistacchio di Bronte.

La Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio (“pistacia vera”) e la cittadina sotto l’Etna, ne esprime l’area di coltivazione principale.
L'”oro verde”, così è denominato il “pistacchio verde di Bronte”. Sarà la terra e le sciare dell’Etna, la temperatura, le tradizioni di coltura tramandate da padre in figlio, fatto è che la pistacchicoltura brontese, a differenza dei prodotti di provenienza americana o asiatica, in massima parte con semi di colore giallo, produce frutti di alto pregio, molto apprezzati e richiesti nei mercati europei e giapponesi per le dimensioni e l’intensa colorazione verde.

Il pistacchio brontese è dolce, delicato, aromatico. Soprattutto è unico.
Il frutto viene commercializzato sotto diverse forme: tignosella (pistacchio non sgusciato), pelato (sgusciato e privato dell’endocarpo), granella, farina, bastoncini, affettato o pasta di pistacchio.
Il mio fornitore di fiducia è l’azienda Agricola Cartillone, la loro pasta di pistacchio e gli altri loro prodotti sono eccelsi.

Ingredienti per 6

500 gr latte
1 bacca di vaniglia
150 g tuorli
100g zucchero
10g gelatina
100g pasta di pistacchio
500g  panna montata

Preparazione

Bollire il latte con la bacca di vaniglia aperta e lo zucchero, aggiungere i tuorli precedentemente frustati con lo zucchero, cuocere fino a 85°C, togliere dal fuoco unire la pasta di pistacchio.
Far freddare e aggiungere la gelatina fusa, per ultimo incorporare la panna montata.

Distribuite in bicchieri da vino dolce e decorate con scaglie di cioccolato amaro o la stessa granella di pistacchio!

Foto StefCiaf

 

 

Una piccola anticipiazione del corso di dolci senza forno… ingrediente fondamentale per la buona riuscita è la pasta di pistacchio di Bronte.

La Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio (“pistacia vera”) e la cittadina sotto l’Etna, ne esprime l’area di coltivazione principale.
L'”oro verde”, così è denominato il “pistacchio verde di Bronte”. Sarà la terra e le sciare dell’Etna, la temperatura, le tradizioni di coltura tramandate da padre in figlio, fatto è che la pistacchicoltura brontese, a differenza dei prodotti di provenienza americana o asiatica, in massima parte con semi di colore giallo, produce frutti di alto pregio, molto apprezzati e richiesti nei mercati europei e giapponesi per le dimensioni e l’intensa colorazione verde.

Il pistacchio brontese è dolce, delicato, aromatico. Soprattutto è unico.
Il frutto viene commercializzato sotto diverse forme: tignosella (pistacchio non sgusciato), pelato (sgusciato e privato dell’endocarpo), granella, farina, bastoncini, affettato o pasta di pistacchio.
Il mio fornitore di fiducia è l’azienda Agricola Cartillone, la loro pasta di pistacchio e gli altri loro prodotti sono eccelsi.

Ingredienti per 6

  • 500 gr latte
  • 1 bacca di vaniglia
  • 150 g tuorli
  • 100g zucchero
  • 10g gelatina
  • 100g pasta di pistacchio
  • 500g  panna montata

Preparazione

Bollire il latte con la bacca di vaniglia aperta e lo zucchero, aggiungere i tuorli precedentemente frustati con lo zucchero, cuocere fino a 85°C, togliere dal fuoco unire la pasta di pistacchio.

Far freddare e aggiungere la gelatina fusa, per ultimo incorporare la panna montata.

Distribuite in bicchieri da vino dolce e decorate con scaglie di cioccolato amaro o la stessa granella di pistacchio!

Foto StefCiaf