Le origini del Casatiello risalgono al 1500, come d’altronde quelle della PASTIERA, il suo nome deriva dal latino caseus che in napoletano veniva chiamato caso cioè formaggio, provatura.
La decorazione e la forma del Casatiello sono ricche di simboli religiosi. La superficie del Casatiello napoletano viene decorata da uova racchiuse in una croce: questa difatti sta anche a ricordare la corona di spine della Passione e la differenza con il Tortano, altra torta rustica pasquale, sta proprio in questo: nel Tortano, infatti, le uova sono sode e contenute nell’interno dell’impasto; la forma ad anello del Casatiello indica continuità, così come la Pasqua è raccordo tra la morte e la nascita, la fine e l’inizio.
Per l’impasto:
1 kg | farina00 |
50 g | |
150 g | strutto |
2 | |
Per il ripieno e per decorare:
200 g | pecorino o |
200 g | |
4 | uova |
pepe nero |
Sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida. Fare una fontana con la farina e disporvi al centro: lo strutto, il sale, il pepe, il lievito sciolto nell’acqua.
Impastare unendo via via altra acqua tiepida fino a ottenere una pasta morbida. Lavorare energicamente la pasta per renderla elastica.
Fare lievitare ben coperta fin quando non raddoppia di volume (circa 3 ore).
Tagliare tutti i formaggi e il salame a dadini.
Quando la pasta sarà ben lievitata, stenderla allo spessore di un centimetro (tenerne da parte un pezzetto per fare 8 strisce per “fermare” le uova). Disporre su tutta la superficie, uniformemente, il ripieno, pepare, e arrotolare la pasta, il più stretta possibile. Ungere di strutto uno stampo largo col buco centrale; disporvi il rotolo di pasta a ciambella, unendone bene le estremità e rimetterlo a lievitare in luogo tiepido coprendolo con un telo per almeno due-tre ore.
Mettere sopra a intervalli regolari le 4 uova crude e fermarle con striscioline di pasta, tenuta da parte dall’impasto, disposte a croce.
Infornare a 160° per i primi 10 minuti poi a 170°-180° per un’ora di cottura complessiva. Sformarlo tiepido.
E’ ottimo sia caldo che freddo.
Per conservarlo avvolgerlo nella carta del pane e in un sacchetto di plastica.
BUONA PASQUA