Chissà se la Pasqua quest’anno a Marsciano sarà diversa dal solito? Posso dire che i miei allievi umbri fanno passi da gigante. I più fedeli ormai capiscono le tecniche basi di alcune preparazioni fondamentali; la bisque per esempio! Le new entry si divertono e sono molto più abili di quello che danno a vedere.
Il menu di Pasqua che ho proposto, prevedeva piatti che si potevano preparare in anticipo, voglio che tutti capiscano che la cucina non è sofferenza, ma organizzazione e piacere. Ho portato il classico panzirotto pugliese tra le verdi colline perugine ed ha avuto un successone. alcuni mi chiedevano se il ripieno poteva essere utilizzato anche come condimento per gli umbricelli!
I paccheri ripieni di carciofi e patate hanno fatto il loro ingresso sulle tavole umbre coperti da una morbida bisque arricchita con gamberetti saltati. Il coscio di agnello era ripieno di erbe di campo e non invece con la solita salsiccia, il suo sapore esaltato da una cottura lenta, il suo colore rosato, quasi alla francese; e il dolce? Un veloce e simpatico clafoutis composto di colomba e pere.
Forse il menu di Pasqua sarà un po diverso in alcune case, o almeno spero!
Nel giorno del timballo ho visto invece volti scettici, la pasta frolla che avvolgeva i maccheroncini con ricotta e pomodoro lasciava di stucco i presenti (un sapore così dolce a contatto con il salato???).
Le scripelle teramane hanno avuto il loro meritato successo tanto che, con l’aiuto del mio gentile ospite Aldo Tini, è stato creato il mini timballo con pallottine e piselli!
E che dire degli anelletti alla palermitana in versione melanzane e scamorza?
Buona Pasqua!