Narración de viaje in España. Cap. III

Mi inerpico su per I Pirenei, monti ricchi di storia e di paesini arroccati. Una Spagna diversa, montana, la gente è più vera e molto sportiva da queste parti. Negli innumerevoli ruscelli si possono praticare varie attività, la prima è quella di indossare mute da sub e con quelle gettarsi a capofitto lungo scivoli naturali trasportati dall’acqua o infilarsi in una canoa e tentare di scendere il torrente oppure caricare tutta la famiglia su un gommone e liberarsene buttandola in una rapida! Quelli tranquilli vanno in bici e i più temerari scalano le montagne. Ainsa, dove mi son fermata, è un piccolo paese molto curato circondato dai monti; la fauna dei Pirenei è incredibile, aquile che ti girano sopra la testa con una apertura alare di due metri sono all’ordine del giorno. Hanno il culto del gin tonic qui. L’enoteca della plaza Mayor ha una scelta di gin mai visti e di almeno tre tipi di acqua tonica a me sconosciuta; il quarto era il fever Tree che si comincia a trovare ora a Roma a prezzi folli (qui 1,60 la bottiglietta). Hanno un vino di zona il Sommontano che fanno con diversi uvaggi. Usano sempre Tempranillo ma lo spezzano con Grenache e Merlot. Compro un rosato e un tinto, un jamon de pato, un chorizo de cervo, un queso di Roncal e mi ritiro a comer nella mia habitacione!

Passo per valli e monti, sosto in una località chiamata Los Mallos, sembra di stare nel grand Canyon! Il paradiso dei climbers, il bar di El Puro è pieno di giovani magri magri, tatuati, capelli arruffati, tutine, corde e ganci coloratissimi, si sente musica reggae ovviamente.

Dopo una serie di avventure arriviamo a San Sebastian, capitale dei paesi baschi. Qui la lingua è ancora diversa e la città è bellissima. Una capitale sulla spiaggia dominata dall’imponente costruzione del Kursaal, un centro cultura costruito nel 1997 che ospita concerti e il festival del cinema.

Una città di surfisti, giovani e giovanissimi saltano sulle onde della spiaggia del Gros incuranti del freddo e della potenza dell’Atlantico, girano tutti in bici o in skate, ci sono negozio espressamente per gli skaters, puoi comporre il tuo skate come vuoi, personalizzare la parte inferiore, le ruote, gli ammortizzatori… la sera  si riversano nella città vieja a mangiar pinchos. I pinchos stanno a San Sebastian come le tapas a a Barcelona! I bar son pieni di gente che, sia seduta che alla barra, beve la Cruzcampo e si riempie di ogni varietà di pinchos. Ne ho provati alcuni con anchovies e jamon veramente buoni; va molto anche l’ensalada rusa, una insalata che pongono alla base di gamberi scottati, uova sode, pimento…